
Il momento di svolta ha un nome e una scadenza precisi. La data da annotare è quella del primo gennaio 2026 che segna l’introduzione di obblighi che non possono essere disattesi. Le migliaia di lettere di compliance targate Agenzia delle Entrate cominceranno a viaggiare proprio da gennaio 2026. La questione è legata a una nuova stringente normativa che obbliga gli esercenti a dotarsi di registratori di cassa e terminali post totalmente interconnessi. E questa interconnessione deve garantire che ogni
singolo pagamento effettuato tramite carta o bancomat corrisponda in modo automatico e tracciabile a uno scontrino fiscale. L’obiettivo dichiarato del fisco è quello di intensificare il contrasto all’evasione IVA. Se il sistema non è a norma e i dati non coincidono, scatta la segnalazione automatica. Per collegare il registratore di cassa e il POS non servono cavi o altre attrezzature fisiche, ma solo una procedura onl accedendo sull’area riservata del sito dell’agenzia nella sezione fatture e corrispettivi per
poter collegare il numero di matricola del registratore ai dati del POS. Le lettere che serviranno da avviso per un adempimento spontaneo mirano a risolvere l’anomalia prima che sia troppo tardi. In caso di mancato adeguamento, le conseguenze non sono lievi, ma si traducono in multe che possono ammontare a migliaia di euro.